La realtà è nitida e focalizzata, e parlando di fotografia sono proprio queste le caratteristiche che danno all'immagine la sua credibilità come rappresentazione di "realtà".
Ma per fortuna, ci sono molte realtà possibili, e così la pensa la fotografa tedesca Uta Barth.
L'opera di Uta Barth (Berlino 1958) è presente nelle collezioni di musei e gallerie como la Tate Gallery, il MOMA e il Paul Getty Museum di Los Angeles, tra gli altri.
La sua proposta artistica è sfuocata, offuscata e laterale; le sue passioni, la luce, l'ombra e l'astrazione.
La sua visione è soggettiva e unica, ma paralellamente le sue immagini hanno il potere sufficiente per essere riconoscibili, capite e condivise.
La sua proposta artistica è sfuocata, offuscata e laterale; le sue passioni, la luce, l'ombra e l'astrazione.
La sua visione è soggettiva e unica, ma paralellamente le sue immagini hanno il potere sufficiente per essere riconoscibili, capite e condivise.
Sono pochi i fotografi che come Uta, possono permettersi di dire che da 15 anni fanno fotografia da casa, perché per l'esperienza visuale che lei cerca, non ha bisogno di uscire a cercare fuori.
Gli elementi che la ispirano di più sono la luce e il trascorrere del tempo, e l'esercizio di guardare quello che definisce la sua opera.
La fotografia per lei è disegnare con linee di luce.
Spero vi sia piaciuto, buon martedì!
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