Aad ha sempre voluto fare l'illustratore, anche se, inizialmente, non sapeva che fosse una vera professione.
Da piccolo disegnava le storie che altri bambini scrivevano e pubblicava qualche illustrazione sul giornalino scolastico. Quando è arrivato il momento di orientarsi verso una carriera si è reso conto che, anche se li piaceva disegnare e dipingere, non voleva fare l'artista.
Per lui essere Artista implicava avere abbastanza personalità per "uscire per strada a disturbare la gente con le proprie oppinioni" e non prese in considerazione questa possibilità a causa della sua timidezza e insicurezza.
Neppure si sentiva adatto per l'animazione o i comics. Finalmente, dopo accurate ricerche, ha scoperto due professioni per lui sconosciute fino a quel momento: l'illustratore freelance e l'illustratore editoriale. Davanti all'insistenza del suo professore d'arte del liceo, che lo vedeva come un potenziale artista, Aad le rispose, io non posso essere un artista, io ho bisogno di compiti. L'unico modo in cui lui poteva realizzare la sua arte, era quando c'era un'incarico dietro, quando qualcuno glielo chiedeva. Inoltre, la vita di uno illustratore freelance lo attraeva: un proprio bussiness senza capo, disegnando e dedicandosi unicamente alla creazione della propria opera.
Da piccolo disegnava le storie che altri bambini scrivevano e pubblicava qualche illustrazione sul giornalino scolastico. Quando è arrivato il momento di orientarsi verso una carriera si è reso conto che, anche se li piaceva disegnare e dipingere, non voleva fare l'artista.
Per lui essere Artista implicava avere abbastanza personalità per "uscire per strada a disturbare la gente con le proprie oppinioni" e non prese in considerazione questa possibilità a causa della sua timidezza e insicurezza.
Neppure si sentiva adatto per l'animazione o i comics. Finalmente, dopo accurate ricerche, ha scoperto due professioni per lui sconosciute fino a quel momento: l'illustratore freelance e l'illustratore editoriale. Davanti all'insistenza del suo professore d'arte del liceo, che lo vedeva come un potenziale artista, Aad le rispose, io non posso essere un artista, io ho bisogno di compiti. L'unico modo in cui lui poteva realizzare la sua arte, era quando c'era un'incarico dietro, quando qualcuno glielo chiedeva. Inoltre, la vita di uno illustratore freelance lo attraeva: un proprio bussiness senza capo, disegnando e dedicandosi unicamente alla creazione della propria opera.
Dopo tutti questi ragionamenti finì per studiare nella Willem de Kooning Academy de Rotterdam (Paesi Bassi). Si trasferì pure nel Regno Unito per un seminario nel Camberwell College of Art di Londra, e dopo la laurea, grazie a un programma di scambio se ne andò in America a studiare nell'Art Institute di Boston per un'anno.
In quest'ultimo istituto è cominciata la sua evoluzione estilistica verso i digital media. In quel periodo Aad lavorava già come illustratore freelance, e la possibilità di avere accesso a tutte le istalazioni dell'Art Institute di Boston ha fatto si che passase delle intere giornate al computer per migliorare il suo stile, del quale non era del tutto soddisfato.
Attualmente vive a Rotterdam e lavora come illustratore freelance.
Di solito lavora in tutti i campi dell'illustrazione, ma la maggior parte dei suoi lavori sono nell'ambito editoriale, istituzionale e pubblicitario. Alcuni dei suoi clienti sono American Lawyer Media, Anbo, City of Rotterdam, Currents, EdenSpiekermann, Fortune, Harvard Business Review, Heijmans, Jeugd en Co, KrisKras Design, Mainpress, Marriot Alumni Magazine, More (US-edition), PostNL, Reader’s Digest, Rotterdam Public Library, Scope Business Media, Thjnk (Kempertrautmann), VUMC o Wired.
Ha ricevuto molti premi internazionali, come quelli concessi da Society of Illustrators (2011 e 2012), American Illustration (2012), CMYK 54 (2012), 3×3 (2010, 2011 e 2012) Creative Quarterly (2012), Communication Arts (2013) o Luerzer’s Archive 200 Best Illustrators Worldwide 2011/2012 (2011-2012) o Fresh, cutting edge illustrations (2011).
Si caratteriza per l'uso della forma, i piani e il colore. Le sue illustrazioni contengono idee complesse e temi asrtratti sintetizzati in modo chiaro e potente, che sembrano molto semplici a un primo sguardo, ma invitano inmediatamente a approfondire alla ricerca del concetto che nascondono, molte volte decifrando i diversi stratti emotivi e intellettuali che contengono.
Nei digital media ha trovato il modo migliore di catturare le sue idee.
L'opera di Aad è un chiaro esempio della forza che ha la semplicità e il potere dei paradossi per trasmettere un'idea.
Continua giorno dopo giorno a lottare contro le sue insicurezze e cercando formule per migliorare il suo lavoro. Racconta con un grande sorriso in bocca che non immagina una vita migliore di quella dell'illustratore freelance.
Nei digital media ha trovato il modo migliore di catturare le sue idee.
L'opera di Aad è un chiaro esempio della forza che ha la semplicità e il potere dei paradossi per trasmettere un'idea.
Continua giorno dopo giorno a lottare contro le sue insicurezze e cercando formule per migliorare il suo lavoro. Racconta con un grande sorriso in bocca che non immagina una vita migliore di quella dell'illustratore freelance.
Ho conosciuto Aad Goudappel attraverso un'intervista fatta da Crean, dalla quale ho strappolato questo post.
Se volete conoscere tutto il suo lavoro, questa è la sua pagina web:
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