La mia meravigliosa sorella lo ha trovato a La Maza, la mostra di autoedizione celebrata a Saragozza a Maggio.
Il quaderno è una versione stampata di quello che potremmo definire un quaderno di appunti, di lavoro, del suo autore, Julio Antonio Blasco. Il risultato è un viaggio poetico e onirico attraverso l'immaginario di Julio, rappresentato nelle opere che superano, abbattono e modificano il concetto di "bozza": sono opere finite, che dopo potranno -o no- essere riprese, modificate, reinterpretate, diventando forse un'altra cosa, un'altra opera. Quel che conta è che il nostro (noi lettori) viaggio attraverso questo mondo di carta e sogni, è un piacere per i sensi.Lo stesso autore lo sintetizza molto bene:
"I quaderni di lavoro sono pieni di confessioni, di appunti, di pudori e spudoratezza, private, oscene, diaboliche o semplicemente tenere. Sono appunti dei viaggi attraverso l'intimità di se stesso. Questi quaderno sono la memoria del mio tempo, dei miei giorni, libri che visito continuamente e che mi aiutano a ricordare, a lavorare, a rivedere la mia evoluzione sia personale che stilistica. Questi appunti sono il mio sostegno, fonti di nuovi lavori e di nuove idee."
Il libro è un'edizione limitata di 200 copie (il mio è il 163), stampato su carta splendorgel di fedrigoni di 160 g/m2 all'interno e cartoncino ecocarte gres di 325 g/m2 serigrafato a due colori nella copertina.
E come se tutto questo non fosse già abbastanza, è accompagnato da un'incisione originale (si, originale!) dello stesso autore:
Se volete sapere di più, visitate il sito web di Símientes Editores. Potete vedere altri dettagli del libro e anche comprarlo.
Spero che vi sia piaciuto tanto quanto a me, a domani!
Nota: tutte le foto (tranne la prima) sono tratte dalla página Facebook di Símientes Editores
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