Paul Himmel (1914-2009), è stato un artista che ha anticipato la sua epoca. La sua opera sperimentale, soprattutto quella che cattura il movimento, è stata valorata soltanto a inizi degli anni 90.
Nato in ina famiglia di emigranti ucraini, influenzato da un amico, si interessò fin dalla adolescenza per la fotografia.
Il suo immenso talento fu subito evidente. In perenne ricerca ha creato un'opera che ancora oggi è fresca come lo era mezzo secolo fa. Tra i suoi temi più importanti c'erano le strade e le segnali della sua città, New York. Ha catturato iconiche vedute di Manhattan e Brooklyn, trasformando scene clasiche con i suoi modi eleganti e atemporali.
Il suo apprendistato con il leggendario art director Alexey Brodovitch lo ha portato all'interesse -durato tutta la vita- per la cattura del movimento umano in immagini ferme. Nel 1947, scattò una serie di fotografie sperimentali nel concorso principale della Grand Central Terminal. Fotografie di questa serie sono state utilizzate per la copertina del suo libro Photograph e nella collezione permanente della
National Gallery of Art di Washington, D.C.
Grazie a Brodovitch, Himmel riuscì ad avere i suoi primi contatti con Harper’s Bazaar e diventò fotografo di moda. Il suo dominio del movimento nell'immagine statica lo portò al successo, lavorando anche per Vogue, ma a inizi degli anni 50 perse l'interesse degli editori delle riviste di moda e si dedicò a una fotografia più sperimentale, creando serie su pugili, circo e ballet. Quasi tutti i rullini della sua epoca di fotografo di moda sono stati distrutti da lui stesso quando ha abbandonato la fotografia.
National Gallery of Art di Washington, D.C.
Grazie a Brodovitch, Himmel riuscì ad avere i suoi primi contatti con Harper’s Bazaar e diventò fotografo di moda. Il suo dominio del movimento nell'immagine statica lo portò al successo, lavorando anche per Vogue, ma a inizi degli anni 50 perse l'interesse degli editori delle riviste di moda e si dedicò a una fotografia più sperimentale, creando serie su pugili, circo e ballet. Quasi tutti i rullini della sua epoca di fotografo di moda sono stati distrutti da lui stesso quando ha abbandonato la fotografia.
Nel 1955, 2 delle sue opere furono esposte nella mitica mostra di Edward Steichen, The Family of Man, nel MoMA.
Paul si allontanò della scena fotografica alla fine degli anni settanta per lavorare come psicoterapeuta.
Quando pure il successo come fotografa di moda di Lillian Bassman finì, aprirono un ristorante vegetariano.
La sua reputazione come fotografo, e quella di sua moglie Lillian, furono ristabilite negli anni 90 dallo storico della fotografia Martin Harrison, con un libro e una mostra che fecero conoscere la loro opera iù significativa a una nuova generazione.
Spero che vi abbia ispirato, buon giovedì!
Testi tratti da cadadiaunfotografo
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